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Vendite transfrontaliere tabacco tra Slovenia e Italia:

Risso, "Il fenomeno ci preoccupa. Ecco le nostre proposte"

I tabaccai di Gorizia e Trieste ogni giorno assistono impotenti all’incremento delle vendite transfrontaliere di tabacchi tra la Slovenia e l’Italia. Un fenomeno che reca grave danno agli interessi dello Stato e della categoria, favorito dal recente smantellamento delle barriere fisiche di confine e dalla differenziale sui prezzi di sigarette sussistente tra i due Paesi.

La diversa imposizione fiscale sui tabacchi in Italia ed in Slovenia alimenta una fuga dei consumatori verso il mercato di questo Paese che ha ormai portato al limite della sopravvivenza la redditività delle tabaccherie di Trieste e Gorizia.  

Per dare un segnale di solidarietà ai colleghi che operano nelle zone di confine e di compattezza della categoria, la Federazione Nazionale Tabaccai ha riunito a Trieste la Giunta Nazionale, suo massimo organo deliberativo.

"Il fenomeno del commercio illegale e delle vendite transfrontaliere tra Italia e Slovenia – ha detto il presidente Nazionale, Giovanni Risso, nel corso di una conferenza stampa – è in continua ascesa nell’intera Regione Friuli Venezia Giulia ed ha fatto registrate un calo nelle vendite delle tabaccherie di confine in alcuni casi anche di oltre il 40% ".

"Non bisogna poi nascondersi – ha proseguito Risso – che in questo modo transitano attraverso la frontiera con la Slovenia anche prodotti di dubbia provenienza e contraffatti. Ancora di più, in questo caso, il danno non è solo per i tabaccai, ma anche e soprattutto per la salute dei cittadini e per lo Stato per il quale la categoria che rappresento è il maggior collettore di imposte".

“Ci opporremo con tutte le nostre forze al preoccupante fenomeno - ha concluso Risso - Per questo, la Federazione Italiana Tabaccai proporrà un pacchetto di norme che vada incontro alle esigenze della categoria e che riconosca un aggio compensativo alle rivendite della Regione che hanno registrato una contrazione dei propri redditi. Ciò permetterà di tutelare l’attività di quei tabaccai che operano nelle zone di confine, anche garantendo loro di continuare a svolgere tutti i servizi che caratterizzano la maggiore rete italiana al servizio della Stato e dei cittadini".

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