FIT – Ministero Interno
Antonelli: “Incontro cordiale, collaboreremo con Forze dell’Ordine”
“È stato un incontro cordiale in cui il Ministro ha espresso soddisfazione per l’impegno e la professionalità dei tabaccai e che, fatto più importante, ha aperto la via a nuove possibilità di collaborazione su problemi che più preoccupano la categoria”.
È soddisfatto Mario Antonelli, Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai, all’indomani dell’incontro avuto con il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
“Abbiamo parlato soprattutto di sicurezza perché, se anche i dati dello stesso Ministero dell’Interno fanno registrare un calo di eventi criminosi ai danni delle tabaccherie, di certo c’è che i numeri restano preoccupanti”.
“Soprattutto – specifica Antonelli - continuano ad impensierirci la violenza di alcune rapine, la reiterazione di furti ai danni di talune tabaccherie e la lunga mano della criminalità, anche quella organizzata, che molto influisce sui traffici illeciti”.
“I tabaccai - continua il Presidente Nazionale della FIT – sono da sempre una delle categorie più esposte alla criminalità predatoria. Per questo ci impegniamo da anni a diffondere tra i nostri associati buone pratiche di difesa passiva, dall’utilizzo sempre maggiore della moneta elettronica all’installazione di sistemi di sorveglianza all’avanguardia”.
“Proprio su questo punto l’intesa sottoscritta anni fa con il Ministero dell’Interno ha preso in seguito a questo recente incontro un rinnovato slancio. Obiettivo comune, ora, è lo sviluppo di una collaborazione che porterà la rete delle tabaccherie ad essere strategica nel controllo del territorio”.
“Un progetto, questo, realizzabile grazie all’implementazione dei sistemi di videosorveglianza avanzati all’esterno delle rivendite, collegati alle Forze dell’Ordine e da queste ultime attivabili per esigenze info-investigative. Si tratta – conclude il Presidente Nazionale FIT Antonelli - di un rilevante contributo della categoria alla sicurezza del territorio nazionale e alla tutela della collettività”.