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6 settembre: i tabaccai dicono NO!

 

I tabaccai italiani assieme agli altri tabaccai europei si mobilitano domani 6 settembre 2012 per dire NO manifestando la propria contrarietà alle paventate misure legislative per la revisione della Direttiva sui Prodotti del Tabacco che nei prossimi giorni saranno proposte dalla Direzione Generale Salute e Tutela dei Consumatori della Commissione Europea (DG SANCO).

Contro ogni evidenza scientifica circa la loro efficacia e nonostante l’opinione contraria della maggioranza dei cittadini europei espressa nella Consultazione Pubblica lanciata dalla stessa DG SANCO, le opzioni di intervento in fase di elaborazione finale sembrano orientarsi su queste tre misure fondamentali:

  • Rendere tutte le sigarette uguali per sapore e gusto
  • Nascondere i pacchetti di sigarette dietro scansie coperte alla vista del pubblico
  • Togliere marchio e logo rendendo il pacchetto neutro, di colore olivastro, riempiendolo per intero con immagini shock

Misure demagogiche con l’obiettivo dichiarato di una risibile diminuzione della propensione al tabagismo inferiore allo 0,5% nell’arco di 20 anni. Obiettivi ben più ambiziosi sono stati raggiunti con politiche di informazione e educazione agli stili di vita. Di certo oggi sappiamo che nei Paesi dove alcune di queste misure sono state adottate è aumentata in modo esponenziale la vendita di sigarette contraffatte e di contrabbando.

Queste misure demagogiche e del tutto inutili,- dichiara Giovanni Risso Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai- riducono le entrate degli Stati e gettano sul lastrico un milione e mezzo di lavoratori del settore della vendita al dettaglio, alimentano la criminalità organizzata e non producono effetti positivi sulla salute pubblica.”

Già oggi, a causa del contrabbando e della contraffazione delle sigarette, l’Unione Europea perde ogni anno non meno di 10 miliardi di euro di entrate erariali. Una cifra che è purtroppo destinata a crescere ancora, soprattutto nel caso in cui le misure proposte fossero approvate. Solo in Italia il mercato illegale dei tabacchi lavorati è pari ad almeno il 4% del mercato legale per un valore di circa 500 milioni di euro. Mercato illegale destinato con tali misure a crescere con conseguenti enormi perdite erariali. Troppo quando si tagliano anche le pensioni.

Chiediamo all’Unione Europea, chiediamo ai nostri rappresentanti istituzionali di promuovere la prevenzione e l’informazione sui corretti stili di vita, anziché trattare i tabaccai come malfattori e i cittadini come incapaci di intendere e di volere.

L’Europa che a parole dice di essere vicina alle piccole imprese, fulcro dell’economia e che sostiene di difendere i consumatori non può arrogarsi il diritto di trasformarsi in un Super Stato paternalista che interviene in modo invasivo sulle scelte individuali di ciascuno, diffondendo la cultura del proibizionismo e gettando sul lastrico migliaia di famiglie.

Roma, 5 settembre 2012

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