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A Bruxelles difendiamo il nostro futuro

cop 41 2025Lo spettro della TED, la nuova direttiva sulle accise per i prodotti del tabacco, si aggira per l’Europa, con il suo carico di ansie e preoccupazioni di tutto il nostro settore. Preoccupazioni gravi, alimentate dalla burocrazia della Commissione europea che esercita il suo potere di iniziativa legislativa, lasciando poco o nessuno spazio al confronto e al dialogo con le componenti agricole, produttive e distributive.

Il risultato lo conoscete tutti: una proposta di direttiva fiscale che ha, come unico scopo, quello di affossare un’intera economia legale a vantaggio del mercato illecito e depauperare le casse erariali, senza apportare alcun beneficio in termini di riduzione del tabagismo.

È tempo, quindi che la politica ponga rimedio, per quanto possibile, alle «intemperanze» di una burocrazia sorda ad ogni istanza proveniente da cittadini ed imprese, ponendosi in ascolto delle istanze e delle proposte che sono il risultato della messa a fattor comune dei casi di buone pratiche attuate da alcuni Stati europei.

Questo è, in estrema sintesi, l’accorato appello lanciato a Bruxelles il 12 novembre scorso da Gennarino Masiello, Presidente di UNITAB Europa e Vicepresidente di Coldiretti, a nome della categoria dei coltivatori di tabacco europei.

L’occasione è stata la presentazione al Parlamento europeo dello studio della Fondazione Osservatorio Agromafie, nell’ambito del progetto M.A.C.I.S.T.E, «Il mercato del tabacco europeo: prospettive di un modello regolatorio unico».

L’incontro, al quale abbiamo partecipato come FIT, ha rappresentato un importante momento di confronto tra esperti e rappresentanti del settore ed alcuni Eurodeputati italiani, con una particolare attenzione al mercato del tabacco greggio e alle possibili criticità derivanti dalla proposta della Commissione UE di assoggettare questo prodotto agricolo al regime delle accise e al sistema di tracciabilità armonizzato unionale, senza tener conto dei modelli virtuosi già applicati da alcuni Paesi europei, come l’Italia.

Gli Eurodeputati italiani presenti all’evento hanno offerto sostegno e disponibilità all’ascolto e al confronto per valorizzare il sistema italiano, fatto di efficaci accordi di filiera, innovazione, sostenibilità e regole chiare. Le stesse regole che tutti noi vogliamo, condividendo esempi virtuosi da replicare o da mettere a fattor comune come base di lavoro costruttiva, per trovare soluzioni pratiche ed efficaci, senza soffocare di oneri le microimprese familiari. Stiamo solo chiedendo di essere coinvolti nelle scelte regolatorie sul nostro settore, perché noi non siamo il problema ma la soluzione.

E questo, a differenza della euroburocrazia, il Parlamento europeo, unica istituzione eletta direttamente dai cittadini, sembra averlo compreso bene. I nostri Eurodeputati, che conoscono i problemi ma anche le grandi potenzialità delle nostre filiere e che sono in gran parte perfettamente consapevoli della necessità di assumere un ruolo più importante anche nei dossier che riguardano il settore del tabacco e dei nuovi prodotti, saranno la nostra voce, più amplificata, più ascoltata nei palazzi di Bruxelles.

Mario Antonelli

La Voce del Tabaccaio

VDT numero 43 dell' anno 2025

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