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Direttiva accise tabacco: no ad aumenti sconsiderati

Partecipate alla consultazione on line

cop 37 2025La direttiva accise sui prodotti del tabacco proposta dalla Commissione europea ha iniziato il suo iter di approvazione, con una primissima valutazione generale, di carattere più «politico» che «tecnico», da parte dei Ministri delle Finanze dei Paesi membri dell’Unione europea, riunitisi in Consiglio ECOFIN il 10 ottobre scorso.

A tal proposito rivolgo un pubblico ringraziamento al nostro Ministro dell’Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti, che in tale occasione ha espresso una posizione chiara ed equilibrata.

Nel dibattito, tra le varie posizioni governative esposte dai partecipanti, è emerso un dato incontrovertibile: a molti Stati europei tanti contenuti di questa proposta non piacciono per nulla o suscitano, nella migliore delle ipotesi, grandi riserve o perplessità. Una battuta di arresto che non dovrebbe sorprendere se tra le misure ipotizzate ci sono aumenti della tassazione sui prodotti tradizionali e sui prodotti del tabacco riscaldato e, conseguentemente un aumento dei prezzi al consumo, a livelli del tutto insostenibili dal mercato.

Come se non bastasse si ipotizza una delega in bianco alla Commissione europea per fissare nuovi aumenti con cadenze programmate, portando così i prezzi dei prodotti che vendiamo in tabaccheria e che rappresentano il nostro core business a cifre iperboliche.

Aumenti sconsiderati i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti in Francia, dove il contrabbando ha raggiunto un livello che si attesta a quasi il 40% del mercato legale.

Anche il Parlamento italiano ha dichiarato le proprie perplessità su un approccio della commissione «fortemente squilibrato e sproporzionato».

E tuttavia il cammino è ancora lungo.

La Commissione raccoglie i pareri delle Istituzioni degli Stati membri, ma non solo. Anche i cittadini dell’Unione europea in quanto imprenditori, associazioni o semplici consumatori possono dire la loro.

È arrivato il nostro momento. È giunta l’ora di far sentire chiara e forte la nostra voce, di urlare il nostro NO a provvedimenti di natura fiscale che perseguono finalità di salute pubblica e che rischiano di non raggiungere gli obiettivi prefissi né in termini di gettito erariale, né in termini di tutela della salute.

Diciamo no al ritorno del contrabbando in Italia. Siamo tra i pochi Paesi che grazie a politiche fiscali equilibrate mantiene il commercio illecito dei tabacchi lavorati a livelli fisiologici.

Ognuno di noi tabaccai deve ingrossare le fila di questo schieramento, partecipando alla procedura pubblica on line indetta della Commissione europea per conoscere l’opinione di cittadini ed addetti ai lavori sulle misure proposte per la revisione della direttiva. La FIT ha già espresso chiaramente la sua posizione, inviandola nella piattaforma web della Commissione dedicata all’iniziativa.

La trovate pubblicata sul nostro sito internet www.tabaccai.it insieme al link per accedere alla procedura web europea per trasmettere le osservazioni alla proposta di direttiva.

Ora tocca a Voi, care colleghe e cari colleghi.

Fate sentire la vostra voce, in difesa del lavoro e dei sacrifici di decine di migliaia di imprese familiari che meritano una diversa e più attenta considerazione dall’Europa.

C’è tempo solo fino al 31 ottobre prossimo!

Mario Antonelli

La Voce del Tabaccaio

VDT numero 37 dell' anno 2025

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