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Lotto: 20 anni di estrazioni automatizzate

cop 17 2025Non c’è bisogno di appartenere alla «vecchia guardia» dei ricevitori del Lotto per aver ben impressa nella mente l’immagine del bambino bendato che estrae le palline con i numeri da un’urna movimentata manualmente.

Un’immagine romantica che per centinaia di anni è stata emblema e sintesi perfetta dell’unico gioco ultracentenario del nostro Paese.

Una storia che si è bruscamente interrotta 20 anni fa, esattamente il 5 maggio del 2006, quando per la prima volta il bambino e l’urna manuale furono sostituiti dall’estrazione condotta con macchine elettromeccaniche.

Quel giorno il Lotto completava il suo passaggio dall’analogico al digitale, avviato già a metà degli anni ’90 con la gestione automatizzata del gioco, cadendo «vittima» dell’evoluzione tecnologica che ormai interessa ogni singolo aspetto della nostra vita quotidiana.

Qualcuno storse la bocca. Oggi, a distanza di anni, non c’è dubbio che il passaggio dalla gestione manuale a quella automatizzata ha posto fine a qualsiasi dubbio, vero o presunto, sulla regolarità delle estrazioni, con buona pace delle polemiche che per tanti anni hanno fatto da cornice al gioco. 

Oggi le estrazioni del Lotto tradizionale vengono effettuate con cadenza quadri-settimanale in tre apposite sale di Roma, Milano e Napoli, tutte fornite di sistemi automatici di estrazione dei numeri ed allestite con sistemi di visualizzazione grafica, di controllo e sicurezza.

Tutte le principali fasi e funzioni, dall’avvio del sistema all’inserimento e mescolamento automatico delle 90 sfere, fino all’estrazione automatica dei numeri vincenti, sono gestite automaticamente da un software, sotto l’occhio vigile di una commissione di vigilanza.

Trasparenza e affidabilità, del resto, sono elementi imprescindibili e vitali per la stessa sopravvivenza del gioco. Quello legale, ovviamente, perché il gioco illegale, oltre a finanziare la criminalità, tutt’altro può dirsi che trasparente ed affidabile.

Niente sentimentalismi, dunque: noi tabaccai, affidatari della raccolta, continueremo a fare la nostra parte; lo Stato e la società concessionaria la loro, per garantire ancora ai consumatori un intrattenimento sano e sicuro.

Mario Antonelli

La Voce del Tabaccaio

VDT numero 17 dell' anno 2025

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