Protagonisti nel mercato che cambia
Lo avevamo preannunciato prima delle vacanze estive ed ora è finalmente realtà sancita dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Mi riferisco al decreto legislativo di riforma del codice doganale, un testo unico corposo in cui spiccano due novità di nostro strettissimo interesse.
La prima è rappresentata dall’introduzione del divieto di vendita on line delle sigarette elettroniche e liquidi contenenti nicotina, dal 1 gennaio 2025. Una misura attesa da tempo, che ha suscitato qualche comprensibile mal di pancia tra gli operatori sul web ma che si è resa necessaria per arginare un mercato parallelo a quello legale, sempre più difficile da controllare, non solo in Italia ma in tutta Europa. Tant’è vero che analogo divieto vige da tempo in alcuni Paesi fra cui il Belgio, l’Austria, la Slovenia e persino l’Olanda, patria dell’individualismo libertario. Pare un segno evidente di una diffusa consapevolezza istituzionale circa il valore delle reti fisiche di vendita per prodotti del tutto peculiari, sui quali sono sempre puntati i riflettori delle autorità sanitarie e doganali e che debbono essere distribuiti attraverso canali rigorosamente controllati, a tutela soprattutto delle fasce più deboli della popolazione.
La seconda, non certo per importanza, riguarda l’introduzione di una nuova categoria di prodotti da inalazione senza combustione, costituiti da sostanze solide, senza tabacco, con o senza nicotina, la cui vendita avverrà soltanto nelle tabaccherie. Questa esclusiva, che abbiamo fortemente voluto, proietta la nostra categoria nel futuro di un mercato che cambia a ritmi vertiginosi ma nel quale noi tabaccai restiamo il punto di riferimento indiscusso, protagonisti responsabili e credibili.
Forse, questo è il mio auspicio, i tempi del mercato che si sviluppa senza regole o con regole tardive volgono al tramonto. I tempi in cui il legislatore chiudeva le stalle quando i buoi erano quasi tutti fuggiti per pascolare allegramente e di cui, francamente, nessuno di noi sente alcuna nostalgia. Regole chiare, condivise e rigorose sono invece garanzia di un mercato legale ed equilibrato. Quello che serve davvero a tutti: agli operatori, alle Istituzioni ed ai cittadini.
E parlando di equilibrio, come non rivolgere un appello alle Istituzioni affinché non ascoltino il canto delle sirene su aumenti smisurati dei prezzi per sostenere il sistema sanitario? Sappiamo da Omero come è finita tra Scilla e Cariddi per gli incauti marinai che si lasciavano ammaliare, sappiamo dagli amici francesi cosa è capitato a casa loro per aver ascoltato questo canto tanto suadente quanto mortifero.
Mario Antonelli