Redditività tabaccherie, maggiori aggi e minore pressione fiscale
È questo, in sintesi, il contenuto della nostra audizione presso la Commissione VI Finanze della Camera, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla fiscalità e sul regime concessorio per la vendita al dettaglio dei prodotti del tabacco e dei prodotti da fumo di nuova generazione.
Prima di tutto, un doveroso ringraziamento all’on. Osnato che, come annunciato in occasione dell’Assemblea Nazionale FIT del maggio scorso, ha consentito l’avvio in tempi brevi di questa indagine che ci consente di attivare un faro sullo stato della nostra rete.
L’avevamo sollecitata più volte, ora possiamo dire che gli impegni sono stati rispettati.
Abbiamo evidenziato come la nostra rete, notoriamente al servizio dello Stato e dei cittadini, necessiti di interventi non più prorogabili che consentano di preservarne la solidità – sempre più messa in discussione – e la capillarità.
Nella relazione depositata in Commissione vengono fatte richieste chiare ed esplicite: prima di tutto, aumento dell’aggio per tabacco e giochi, considerato che le percentuali che la legge ci riconosce oggi sono le stesse di 30 anni fa, come per il tabacco e che per il gioco del Lotto, non solo non sono state aggiornate, ma addirittura hanno subito una diminuzione di due punti.
Poi riduzione della pressione fiscale perseguibile, come già succede per altre categorie, attraverso misure specifiche e contributi per abbattimento dei costi gestionali, il tutto evidentemente ampiamente giustificabile dalla natura di pubblica utilità della gran parte dei servizi erogati in tabaccheria.
Ma anche altre soluzioni, come la previsione dell’accettazione facoltativa della moneta elettronica per i prodotti con remunerazione fissa; l’aggiornamento dei parametri per la classificazione delle rivendite in prima e seconda categoria; l’individuazione della tabaccheria quale unico canale di vendita per i prodotti a base di nicotina; il riconoscimento definitivo e generalizzato delle tabaccherie quali esercizi di gioco esentati dai cosiddetti distanziometri introdotti a livello regionale.
La carne al fuoco è tanta, siamo all’inizio, ma certamente soddisfatti di essere destinatari dell’attenzione e del riconoscimento da parte del mondo istituzionale.
Il nostro progetto è chiaro, le direttrici anche, attendiamo ora che le parole si traducano in azioni...
Mario Antonelli