Dall’Assemblea Fit una risposta chiara delle istituzioni
Come ho scritto la scorsa settimana, il 23 maggio si è svolta a Roma l’annuale Assemblea Nazionale della Federazione, alla presenza di numerosi esponenti del mondo politico, istituzionale ed imprenditoriale, del settore del tabacco, dei giochi e dei servizi.
Tutti gli interventi dei nostri ospiti, che leggerete all’interno di questo numero, pur nelle loro specificità, convergono verso il riconoscimento unanime del valore della nostra rete, non solo in termini di capillarità, ma anche di affidabilità e responsabilità dei titolari.
I nostri autorevoli interlocutori hanno dimostrato inoltre di apprezzare anche la nostra resilienza, la capacità di adattarci rapidamente a sempre nuovi scenari del mercato dei beni e dei servizi mantenendo la nostra forte identità ed il nostro radicamento con il territorio e con la collettività. La Federazione, come è stato sottolineato da più parti, è spesso guida e promotrice di questo processo di modernizzazione delle tabaccherie che assumono ogni giorno di più una consolidata valenza sociale. A tal proposito molto interessanti sono i risultati di una nostra indagine condotta attraverso interviste mirate ai nostri connazionali, e che troverete in questo numero.
È evidente, tuttavia, che non possiamo vivere di rendita. Dobbiamo rendere ancor più concreto questo valore riconosciuto attraverso il costante ricorso ad una maggiore specializzazione e qualificazione con un processo di certificazione della rete. Solo in questo modo potremo restare protagonisti e non spettatori dei cambiamenti in atto e futuri.
Non posso quindi che tracciare un bilancio positivo di questo nostro importante evento, soprattutto perché ha posto le basi per un nuovo impulso al confronto costruttivo con le Istituzioni. A giorni, su iniziativa dell’on. Osnato, Presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, intervenuto in Assemblea, prenderà il via un’indagine conoscitiva parlamentare sui problemi e le aspettative dei tabaccai. Sarà l’occasione irripetibile per verificare lo stato di salute della categoria, anche sotto il profilo della redditività, minata da oneri e costi crescenti. Ovviamente offriremo ai Parlamentari tutta la nostra collaborazione ed il nostro patrimonio di conoscenza. Non ci limiteremo a portare il termometro, insomma.
Mario Antonelli