La criminalità arretra ma non abbassiamo la guardia
Lo scorso dicembre sono stati presentati i risultati del Rapporto intersettoriale sulla criminalità predatoria dell’OSSIF – l’Osservatorio intersettoriale sulla criminalità dell’ABI di cui FIT è parte – nel quale figurano anche i reati che colpiscono le nostre attività.
Nel 2020 i furti e le rapine, nel loro complesso, sono diminuiti.
La riduzione è stata significativa e la descriviamo nello speciale che pubblichiamo su questo numero.
Indubbiamente questo dato positivo è stato uno degli effetti della pandemia e delle conseguenti misure restrittive adottate. È innegabile che la limitazione degli spostamenti ed il presidio capillare del territorio da parte delle Forze dell’Ordine hanno avuto un effetto positivo su questo triste fenomeno.
Ma non dormiamo ancora sonni tranquilli.
Infatti, non appena sono state allentate le misure del lockdown i dati sono risaliti ed il fenomeno nel 2021 sembra riprendere un po’ vigore, sebbene i numeri siano da consolidare.
Se tuttavia analizziamo i dati in un arco temporale più lungo, dal 2011, osserviamo che la criminalità predatoria a danno delle nostre tabaccherie è diminuita. Merito non solo delle attività di prevenzione e contrasto delle Forze dell’Ordine, ma anche dei nostri sistemi di difesa passiva, come gli allarmi e le telecamere che ormai quasi tutti abbiamo installato.
Le tabaccherie oggi sono un vero presidio commerciale e sono sempre più punto di riferimento per il tessuto sociale, come ci dicono i sondaggi di opinione. Per questo, proteggendo meglio noi stessi, proteggeremo meglio anche i cittadini e contribuiremo in modo importante allo sviluppo di una vera cultura della sicurezza urbana e rurale.
Il Ministero dell’Interno, le Istituzioni, gli enti locali e le Forze dell’Ordine sono dalla nostra parte.
Non abbassiamo la guardia, allora. La strada è quella giusta.
Giovanni Risso