Lotteria Italia: icona del gioco pubblico
Da alcuni giorni sono in vendita i biglietti della nuova edizione della Lotteria Italia, un gioco che da oltre cinquant’anni culla i sogni milionari degli italiani.
Un gioco, forte della sua storia e della sua tradizione che, anche se paragonato alle nuove forme di intrattenimento, rappresenta un’indubbia icona nell’ambito del comparto dei giochi con vincite in denaro.
Quest’anno la Lotteria Italia entrerà nelle case degli italiani con un «vestito» tutto nuovo e particolare. I biglietti della nuova edizione, infatti, verranno progressivamente distribuiti con 12 grafiche differenti ed esclusive, frutto dell’iniziativa «Disegniamo la fortuna», promossa dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Le grafiche dei biglietti, ognuna con un proprio scenario distintivo, sono state selezionate fra tutte quelle pervenute in risposta al progetto lanciato dall’ADM per sostenere l’inclusione e la resilienza delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
In ogni pacco sarà presente una composizione mista di biglietti con grafiche differenti, che sono certo ciascuno esporrà orgogliosamente tra gli scaffali della tabaccheria.
Del resto, la nostra rete di vendita non può esimersi dal tenere costantemente rifornita la rivendita dei biglietti della Lotteria Italia, così come sancito nel contratto di concessione per la conduzione della tabaccheria stessa.
Ed allora, mettiamo da parte sterili polemiche o inutili controversie e provvediamo ad effettuare immediatamente l’ordine dei biglietti. Rimandare l’acquisto dei tagliandi non ha alcun senso: espone alla sanzione da parte dell’ADM e, al contempo, restringe il periodo di vendita.
Con un pizzico di buona volontà, sapientemente messa al servizio dell’esperienza che ognuno di noi ha maturato sul campo, vendere una manciata di biglietti della Lotteria nell’arco di tre mesi dovrebbe risultare tutt’altro che complicato.
Affrettatevi e non temporeggiate ulteriormente: ordinare subito significa mettersi in regola e al riparo da spiacevoli sorprese.
Giovanni Risso