Annus horribilis vs annus mirabilis
L’anno che volge al termine resterà negli annali della storia come un anno orribile. Orribile per i molteplici impatti che la pandemia da Covid-19 ha avuto sulle nostre vite.
Il 2020 infatti, con la sua scia di lutti conseguente al virus, ha minato tutte le nostre sicurezze, costringendoci a ridisegnare le nostre vite, sia sul piano sociale che economico, in un modo del tutto nuovo e rivelandoci più fragili di quanto non pensassimo di essere.
In un contesto socio-economico più simile a quello dei tempi di guerra che di pace, tuttavia, la nostra categoria si è rivelata forte e combattiva. Certamente ha aiutato la possibilità di restare aperti anche nelle fasi più dure del contenimento del virus ed in particolare durante la chiusura generale del periodo marzo-maggio.
Certo abbiamo subìto cali di fatturato, abbiamo subìto la chiusura dei giochi e, tra questi, perfino del Lotto, la cui raccolta non si era fermata neanche durante le guerre mondiali. Alla fine però, sebbene acciaccati, siamo in piedi. Il nostro pensiero va a tutti quegli imprenditori che si sono dovuti arrendere alla crisi, a tutti quei lavoratori che oggi vivono il dramma della cassa integrazione o della disoccupazione.
Ma soprattutto il nostro pensiero è rivolto ai colleghi che non ci sono più e la nostra azione è tesa a sostenere quei tabaccai che, per l’ubicazione della loro rivendita, hanno subìto la crisi al pari di quei commercianti che hanno dovuto sospendere le vendite.
Continueremo a lavorare per loro perché possano riprendersi il prima possibile e per tutti affinché il 2021 possa essere l’anno del rilancio e della crescita.
Faremo di tutto perché da un annus horribilis si passi ad un annus mirabilis.
Auguri a tutti per un 2021 di speranza e rinascita.
Giovanni Risso