Contrabbando: tornare a reagire

In questi giorni ricorre il 20° anniversario dell’operazione «Primavera», con la quale la Guardia di Finanza assestò un colpo letale al traffico di tabacchi (vedi articolo pubblicato a pagina 18. NdR).
Fu la reazione, forte e determinata, dello Stato alla morte di due Finanzieri e al ferimento di altri due durante un’azione anti contrabbando in Puglia, dove la criminalità organizzata spadroneggiava nel traffico di sigarette con modalità cruente.
Gli scontri, che videro contrapposti i mezzi navali e di terra della Finanza ai velocissimi «scafi blu» e agli autocarri blindati dei trafficanti, sono rimasti nella memoria collettiva.
L’operazione «Primavera» portò a decapitare numerose bande criminali. Al conseguente calo vertiginoso dei traffici seguì una ripresa delle vendite legali e un lungo periodo di relativa serenità per noi tabaccai.
Oggi, purtroppo, i numeri ci dicono che i traffici di sigarette sono in costante crescita. L’offerta clandestina mira a soddisfare una domanda sempre più vasta che neanche il «lockdown» ha affievolito.
Una situazione che richiede, ancora una volta, una risposta immediata e incisiva.
A distanza di vent’anni, auspichiamo dunque una nuova operazione «Primavera» che, certamente senza il tributo di vittime della prima, possa ricacciare indietro l’avanzata dei contrabbandieri. E alla Guardia di Finanza, cui va la nostra salda riconoscenza per essere sempre stata vicina alla nostra categoria, rinnoviamo, oggi come allora, il bisogno di protezione dal rischio di essere sopraffatti dal mercato nero.

Giovanni Risso