Mascherine? Solo quelle «chirurgiche»

Mai come in questi tempi abbiamo visto un così alto proliferare di definizioni utilizzate da più parti per richiamare il concetto di mascherina.

Mascherine facciali, facciali filtranti, mascherine chirurgiche, dispositivi medici, dispositivi di protezione individuale, mascherine di comunità e chi più ne ha più ne metta...

Insomma una certa confusione, in parte giustificata dal fatto che il prodotto di per sé può assumere caratteristiche e funzioni diverse (e quindi anche definizioni) e, in parte, dettata dall’eccessiva nonchalance con cui qualcuno si è lanciato, forse troppo frettolosamente, nell’utilizzo di queste terminologie.

Per noi tabaccai, come sapete, è stato sottoscritto un Protocollo tra la nostra Federazione ed il Commissario Straordinario per l’emergenza, avente ad oggetto la distribuzione in tabaccheria delle mascherine «chirurgiche» quelle, cioè, che rispondono alle norme tecniche UNI EN EN 14683:2019.

Anche l’Ordinanza del Commissario Stra­ordinario circoscrive alle sole mascherine «chirurgiche» l’autorizzazione alla vendita in tabaccheria, rimanendo esclusi tutti quei prodotti diversamente denominati che non rientrano nelle caratteristiche tecniche sopra indicate.

Ma siccome non volevamo avere dubbi su quale fosse la portata di questa autorizzazione in deroga che il Commissario Straordinario ha riconosciuto ai tabaccai per la vendita delle mascherine, glielo abbiamo chiesto nuovamente e, di tutta risposta, ci è stato ribadito che la stessa è limitata alle sole mascherine «chirurgiche».

Un primo bilancio sull’iniziativa: posso dire che a distanza di una settimana circa dall’inizio della distribuzione, la risposta dei tabaccai, come sempre, è positiva ed i numeri ne danno conferma.

Continuiamo a lavorare e lasciamo da parte ogni altra faccenda.

                                         Giovanni Risso