18 maggio 2020, un segnale verso la normalità

Mentre il nostro giornale va in stampa si avvicina la fatidica data del 18 maggio, il giorno in cui molte attività commerciali potranno riprendere a lavorare.

Una riflessione prima di tutto.

Noi siamo stati tra quelli che, seppur rischiando la vita in prima persona e con notevoli difficoltà, sono rimasti con le serrande alzate. Non lo abbiamo fatto certo per arricchirci, visto che è agli occhi di tutti come molti dei nostri «prodotti» abbiano subito un’evidente flessione nelle vendite, ma lo abbiamo fatto per spirito di servizio e per sopravvivenza.

Lo Stato, almeno da questo punto di vista, ci è venuto incontro consentendo comunque a chi di noi era in difficoltà di poter chiudere l’attività o svolgerla seguendo un orario ridotto.

Ora è arrivato il momento di ripartire, seppur con tutte le cautele del caso e nel rispetto delle prescrizioni stabilite dalle Autorità.

L’invito per tutti è quello di riprendere a lavorare dal 18 maggio seguendo i consueti orari e giorni di apertura e cercando, almeno in questo, di ritornare il più presto possibile alla normalità.

«Non è certo un ritorno alla completa normalità», visto che, come gli scienziati continuano a dirci, dovremo abituarci almeno per un po’ a convivere nell’emergenza, adottando nuovi stili di vita e particolari misure di prevenzione.

«Ma è sicuramente un segnale verso la normalità», direi qualcosa di più di un semplice auspicio.

                                                                                                                                                 Giovanni Risso