Una pericolosa fuga in avanti
Non so se il momento fosse il più propizio...
Tra un provvedimento governativo ed un’ordinanza regionale, senza contare le migliaia di provvedimenti licenziati dai Sindaci in materia di emergenza Coronavirus, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha comunicato l’immediata entrata in vigore del nuovo criterio «rivendite/popolazione» previsto dalla Legge Europea.
Voglio essere chiaro. Nessuna eccezione nel merito, il nuovo criterio di una tabaccheria ogni 1500 abitanti è stabilito per legge e, unitamente al criterio della distanza minima non inferiore a 200 metri, determina le condizioni essenziali ed oggettive per istituire una nuova tabaccheria ovvero per trasferirla fuori dalla propria zona di influenza.
Non è quindi una novità imprevista, visto che il nuovo parametro sostituisce di fatto quello della produttività (o di reddito) finito sotto la scure dell’Europa che ne ha chiesto la disapplicazione. Quello che ci sorprende è che, sebbene la stessa Legge Europea abbia previsto che le disposizioni attuative del nuovo criterio dovessero essere stabilite con nuovo decreto ministeriale, da adottarsi entro novembre del 2019, tale decreto non sia ancora venuto alla luce ed il settore si trova oggi ad essere regolamentato sulla base di un principio generale e non anche in virtù dei previsti, necessari, ma non ancora definiti criteri applicativi.
Non mi soffermo sul perché di tale scelta, ma mi preoccupano le conseguenze, soprattutto se l’effetto che ne potrebbe scaturire è quello di trovarci di fronte a situazioni interpretative non uniformi sul territorio e, di conseguenza, all’insorgere di un contenzioso che è sempre indesiderato per tutti.
Direi di sì, il momento non era il più propizio...
Giovanni Risso