Vittoria in appello contro i canoni Sisal

A cinque anni dall’inizio della causa civile instaurata dall’allora Presidente Nazionale del Sindacato Totoricevitori Sportivi, Giovanni Baglivo, nei confronti della Sisal, arriva la pronuncia conclusiva del secondo grado di giudizio.

Con nostra grande soddisfazione, i giudici della Corte d’Appello di Milano, sostanzialmente confermando quanto già affermato dai giudici di primo grado, hanno dichiarato la parziale illegittimità dell’art. 8 del contratto del SuperEnalotto, quello recante l’obbligo, in capo ai ricevitori, di pagare alla Sisal il canone per la raccolta del gioco.

Premesso che la suddetta disposizione contrattuale riguarda la precedente concessione SuperEnalotto, ormai superata dalla nuova attribuita alla stessa Sisal, la pronuncia in grado di appello assume una duplice rilevanza.

La prima, di carattere squisitamente legale: gli assunti e le argomentazioni avanzate da Baglivo per il tramite dei legali hanno superato il vaglio dei primi due collegi giudicanti, a dimostrazione della loro assoluta fondatezza.

Confidiamo adesso che, di fronte al prevedibile ricorso in Cassazione da parte della Sisal, anche i giudici del terzo grado ci diano ragione.

La seconda è di natura sindacale: la causa Baglivo contro Sisal avrà effetti esclusivamente tra le parti del giudizio e tuttavia può costituire un formidabile precedente a favore delle decine di migliaia di ricevitori che, nel corso degli anni, hanno versato a Sisal importi per lo più non dovuti.

La Federazione Italiana Tabaccai continuerà a stare al fianco del Sindacato Totoricevitori Sportivi nel prosieguo di questa azione, avviata dall’allora Presidente Nazionale STS in «rappresentanza» di tutti i tabaccai, che si è trasformata oggi in una concreta aspettativa nel futuro prossimo dei ricevitori. Stiamo valutando, infatti, il livello di fattibilità di un’azione in cui tutti i colleghi che in passato hanno versato i canoni non dovuti del SuperEnalotto, possano essere coinvolti.

Siamo attualmente in una fase di studio che non potrà concludersi prima dell’eventuale impugnazione, da parte della Sisal, della sentenza d’appello.

Invito pertanto gli associati FIT-STS interessati, ad attendere le valutazioni d’intervento che non mancheremo di diffondere a tempo debito e, conseguentemente, a non intraprendere, nel frattempo, azioni in autonomia.

Nell’attesa dei prossimi passi, possiamo intanto tirare un sospiro di soddisfazione e brindare a questa importante vittoria sindacale.

                                                                                  Giovanni Risso