Canapa light in Cassazione: in attesa... sospendiamo la vendita!
È di giovedì scorso la diffusione dell’informazione provvisoria della sentenza sulla cosiddetta cannabis light da parte delle sezioni unite penali della Corte di Cassazione.
Sul contenuto di queste poche righe i media si sono subito scatenati sancendo la definitiva dipartita di un settore che muoveva i primi passi.
In realtà dal dispositivo più di tanto non si evince e occorrerà attendere le motivazioni della sentenza per capire cosa la Cassazione abbia realmente inteso.
Di certo vi è che se i derivati della canapa hanno un effetto drogante, come stupefacenti vanno trattati anche dal punto di vista penale. Può sembrare un’ovvietà ed in realtà lo è.
Fino a pubblicazione della sentenza completa, non siamo in grado di dire se sia stato riconosciuto un livello di THC al di sotto del quale non si considerano psicotropi i derivati della canapa.
Per tale ragione e seguendo il nostro approccio prudenziale di sempre, consigliamo a tutti coloro che, con legittima aspettativa visto il numero di negozi attivi, avevano iniziato a vendere tali prodotti, di sospenderne immediatamente la commercializzazione almeno fino a quando, presa visione dei contenuti della sentenza, non vi sia maggiore chiarezza.
Giovanni Risso