Due chiacchiere tra amici: la prudenza continua a non essere mai troppa...
Quella della cannabis light è una questione ormai nota a tutti e, come a volte accade nel nostro Paese, tra norme incomplete e chiarimenti che non arrivano, l’effetto è quello di ritrovarsi sempre più confusi tra ciò che si può fare e ciò che invece è vietato.
Quello che invece è certamente chiaro fin dall’inizio di questa ormai lunga storia è la nostra posizione di suggerita prudenza su un tema così delicato, un tema su cui, in un senso o nell’altro, il rischio dietro l’angolo è di ritrovarsi in qualche strano pasticcio che, al di là dei possibili esiti, presuppone quanto meno l’impiego di risorse ed energie per il malcapitato.
Su quali siano i pericoli connessi alla vendita ci siamo soffermati più volte. Tra percentuali di THC, usi consentiti, distinzione tra prodotto italiano ed estero, coltivazione, distribuzione, vendita al dettaglio e quant’altro, le posizioni e le interpretazioni sono le più variegate: in nessun caso, però, è stato raggiunto ancora quel livello di certezza sulle regole che a nostro giudizio è necessario acquisire prima di intraprendere una nuova attività, soprattutto da parte di chi come noi rischia più degli altri di rimetterci la concessione.
E che la prudenza continui a non essere mai troppa ce lo confermano alcune notizie di cronaca che raccontano del sequestro di quantitativi di cannabis light rinvenuti in tabaccherie e destinati alla vendita. In almeno uno di questi casi ci risulta che il Tribunale del Riesame, chiamato a decidere sulla legittimità del sequestro, abbia respinto il ricorso e confermato la misura cautelare. Come a dire che a giudizio del magistrato di turno forse proprio la questione non è così chiara come qualcuno vorrebbe far credere.
Non sappiamo come andrà a finire, ma certamente tutto questo conferma le nostre perplessità.
Ognuno è evidentemente libero di decidere in piena autonomia, ma, a rischio di ripeterci all’infinito, il nostro consiglio continua ad essere quello di valutare con attenzione pericoli e benefici.
Giovanni Risso