Noi non siamo topolini. A buon intenditor...
Nel numero precedente avevamo espresso tutte le nostre preoccupazioni circa i contenuti dell’accordo siglato dai colleghi francesi con il governo Macron in relazione a due aspetti particolari: l’innalzamento del prezzo del pacchetto di sigarette a 10 euro entro i prossimi due anni e la conseguente possibile trasformazione della rete dei tabaccai in esercizi di prossimità senza la peculiare identità che li contraddistingue.
Lo scorso 13 marzo, durante l’Assemblea della Confederazione Europea dei Dettaglianti del Tabacco nei nostri uffici di Bruxelles, il collega Philippe Coy, Presidente dei tabaccai francesi, ha chiarito che sulla decisione di innalzare il prezzo del pacchetto ad un livello insostenibile per il mercato legale ogni tentativo di opposizione è risultato vano.
Per questo motivo, l’azione sindacale dei nostri colleghi d’Oltralpe è stata quella di ottenere dal Governo le risorse finanziarie per sostenere economicamente la categoria e per aggiungere attività ulteriori a quella della semplice vendita dei prodotti del tabacco, a fronte di una inevitabile futura contrazione delle vendite legali.
Perché di questo si tratta. Non calerà il tabagismo, semplicemente molti consumatori si indirizzeranno verso canali illeciti per il ben noto «effetto sostituzione». Questo proibizionismo «de facto» avrà le stesse conseguenze di quello americano degli Anni Venti del secolo scorso. Nulla di più, nulla di meno.
Abbiamo preso atto della situazione che l’amico Philippe ci ha esposto e gli auguriamo di cuore di riuscire a far spiccare un salto di qualità alla rete delle tabaccherie francesi attraverso il passaggio verso esercizi polivalenti al servizio dello Stato e del cittadino.
Noi in Italia questo passaggio lo abbiamo fatto da tempo, senza scossoni e senza essere costretti a farlo da leggi senza senso e puramente demagogiche.
Naturalmente, offriremo con piacere ai nostri colleghi transalpini ogni supporto e collaborazione potesse servir loro ed infatti li aspettiamo a Roma per il T2000 in Tour. Lo stesso supporto che offriremo a chiunque innalzerà barricate contro la demagogia strisciante che vorrebbe insinuarsi anche nei palazzi di Bruxelles e Strasburgo per trascinare nel baratro le nostre filiere del tabacco.
Proprio ora che l’Europa istituzionale cerca di trovare nuove e più severe misure per contrastare il mercato illecito del tabacco non permetteremo a qualche ministro europeo a caccia di gloria di trasformarsi in un pifferaio magico.
Noi non siamo topolini...
Giovanni Risso