E io pago!
«E io pago! E io pago!» diceva a gran voce Totò nel celebre film «47 morto che parla».
Un’espressione che grazie al celebre comico è entrata nel linguaggio comune e che ci torna in mente ogni qual volta i prezzi delle sigarette al pubblico scendono.
Nonostante qualcuno ancora si lamenti del decreto che alla fine del 2017 ha rimodulato la tassazione dei tabacchi, poiché limiterebbe il produttore nella sua libertà di scelta del prezzo delle sigarette, i prezzi continuano a scendere.
Ieri un prodotto, oggi un altro marchio, domani un altro ancora. Tra chili perduti e prezzi al ribasso sono andati letteralmente in fumo oltre 300 milioni di euro nel corso del 2017.
Un danno enorme per noi rivenditori, per l’Erario e per il settore tutto che continua a perdere valore, anno dopo anno, con una costanza certamente non desiderabile.
E noi paghiamo. Paghiamo ogni qual volta i prezzi scendono in termini di diminuzione del valore del magazzino, paghiamo in termini di riduzione del valore delle attività che gestiamo, paghiamo in termini di redditività della categoria.
Chi ci guadagni non è chiaro. Crescerà qualche quota di mercato ma probabilmente a discapito della profittabilità. Certamente con noi perde l’Erario.
Speriamo che al prossimo imminente giro di boa la politica abbia a cuore non tanto i nostri interessi quanto quelli dell’Erario.
Giovanni Risso