Lotteria Braille: quando è troppo, è troppo!
Dal 2015 la nostra rete di vendita è chiamata a fare i conti con l’obbligo di acquisto dei biglietti della lotteria differita «Premio Louis Braille».
Un’esperienza, quella dell’indizione di una lotteria aggiuntiva rispetto alla più nota Lotteria Italia, che si è oggettivamente rivelata un vero e proprio fallimento.
Che non avrebbe funzionato lo abbiamo sospettato fin dal primo istante. Peccato che le nostre iniziali riflessioni, poi nel tempo trasformatesi in rimostranze poste all’attenzione degli organi competenti, siano fino ad oggi rimaste sostanzialmente inascoltate.
Tenendo fede al nostro ruolo di rete dello Stato abbiamo comunque provato a vendere questi biglietti. Quel che ci rammarica maggiormente è che lo abbiamo dovuto fare da soli: nessuna pubblicità, nessun collegamento a manifestazioni televisive o di richiamo, men che meno la presenza di un Gratta e Vinci annesso. Niente di niente...
L’unico vero impegno è gravato sempre e solo sui tabaccai chiamati a rispettare l’obbligo capitolare di acquisto dei biglietti delle lotterie, pena l’irrogazione delle sanzioni che, peraltro, in taluni casi sono puntualmente arrivate.
Ora è davvero giunto il momento di dire basta. Per tale ragione la FIT ha nuovamente scritto al Ministero e all’Agenzia affinché desistano dall’intento di indire ancora tale lotteria.
Non riteniamo possa essere ulteriormente scaricato sulle spalle dei tabaccai il peso di una manifestazione che non interessa davvero a nessuno ma che, ostinatamente ed incomprensibilmente, prosegue ormai da tre anni.
I dati di vendita non mentono e sono davvero impietosi. I già deludenti risultati del primo anno, infatti, sono andati via via peggiorando e nell’ultima edizione la raccolta è scesa di circa il 60%.
Se qualcuno intende ancora supportare la nobile causa di qualsivoglia ente morale lo faccia pure, ma attingendo denaro dalle tasche di tutta la cittadinanza e non soltanto da quelle dei tabaccai.
Che tutti prendano coscienza del fatto che l’esperimento di una seconda lotteria differita è definitivamente fallito. E se davvero di errore si è trattato, è arrivato il momento di prenderne atto e voltare pagina: errare è umano, perseverare è diabolico.
Giovanni Risso