Libero mercato? Non riguarda la nostra Rete
Anche questa settimana, festeggiamo un successo.
La notizia, molto buona, arriva dalla Campania dove il TAR locale ha confermato, ancora una volta, che le regole della libertà di concorrenza e di libero scambio non si applicano per le tabaccherie.
Un ampio approfondimento sull’argomento è pubblicato nelle prossime pagine ma ora desidero semplificare al massimo, affinché l’importanza della sentenza sia totalmente comprensibile: ad una rete «controllata» come la nostra sono inapplicabili le regole del libero mercato.
La questione, aperta da un privato cittadino che, in nome di liberalizzazione delle attività economiche, pretendeva l’istituzione di una rivendita dopo semplice richiesta, era di quelle parecchio insidiose. Di conseguenza, ci siamo prontamente attivati contestando, punto per punto, quanto sostenuto dal ricorrente.
Lo abbiamo fatto bene. Tanto bene che il Giudice, dandoci ampiamente ragione, ha confermato che la normativa che regolamenta la produzione e distribuzione dei tabacchi «resta non permeabile alla liberalizzazione del mercato» perché posta a tutela degli interessi generali dell’Erario, della salute, dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Un successo schiacciante che spero serva da monito a quanti hanno scomodato la Commissione Europea inducendola a verificare eventuali trasgressioni alla Direttiva «Bolkestein».
Noi, grazie alla sentenza del TAR della Campania che si aggiunge alle altre, siamo tranquilli, la legge nazionale non viola il diritto UE.
Giovanni Risso