Giochi: un’intesa che non chiude la partita
Ha avuto una gestazione davvero lunga, l’accordo in Conferenza Unificata in materia di gioco pubblico, ma finalmente è arrivato.
Peccato però che dopo ben due anni di lavoro, il testo votato da Governo, Regioni ed Enti locali, lasci aperte molte questioni, neanche di secondo conto, su chi poi, in concreto, potrà continuare a installare gli apparecchi con vincita in denaro.
Ora infatti toccherà al Ministero dell’Economia e delle Finanze sciogliere la matassa: è suo infatti il compito di tradurre, in un apposito decreto ministeriale, il contenuto dell’accordo. Un compito tutt’altro che facile.
Ad ogni modo una cosa è certa: per quanto ci riguarda, il testo dell’intesa recepisce molti punti della nostra posizione. Le tabaccherie hanno tutto il diritto di aspirare ad essere riconosciute come esercizi certificati di primo livello e di proseguire l’attività di raccolta del gioco tramite slot, alla stessa stregua delle sale o di qualsiasi altro operatore.
Per avere delle rassicurazioni su ciò, insieme ad STS abbiamo chiesto urgentemente un incontro con l’on. Baretta.
Le tabaccherie devono continuare a svolgere a pieno titolo il loro ruolo di ricevitori di gioco pubblico e con STS siamo prontissimi a mettere in campo qualsiasi azione a difesa di questo diritto. Insomma su questo aspetto, se necessario, daremo battaglia. Ne va del nostro futuro!
Giovanni Risso