Una stagione di sfide: siamo pronti!
Sperando che siano state per tutti delle piacevoli vacanze di riposo, torniamo al lavoro carichi di energie e pronti ad affrontare le prove che ci attendono.
A partire da quella che si profila ormai prossima: l’obbligo di accettare pagamenti anche minimi, pena sanzione, oltre che con il bancomat anche con le carte di credito.
Noi tabaccai – è risaputo, visto che l’ho dichiarato in più occasioni, anche alla stampa – siamo più che favorevoli all’uso del Pos. Una maggiore diffusione della moneta elettronica ci permette di avere meno contanti nel cassetto rendendo le nostre rivendite meno appetibili alla criminalità. Altrettanto risaputo, però, è che, a fronte di commissioni bancarie esose, i nostri compensi per i tanti servizi offerti sono a dir poco risibili.
Insomma, la spesa non vale l’impresa, come recita l’adagio e nessuna impresa, neanche quella concessionaria dello Stato come la tabaccheria, può essere costretta a lavorare in perdita.
Il mercato del tabacco è in forte contrazione, il gioco pubblico è sotto costante attacco, i voucher sono stati eliminati dalla sera alla mattina... non vorremmo vederci costretti a sospendere anche l’erogazione dei servizi.
Anche il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sostiene le nostre ragioni in difesa della categoria. Gliene sono grato e presto pubblicheremo su questo stesso giornale una sua intervista sull’argomento.
Non sarà però solo il campo dei pagamenti elettronici quello su cui dovremo muoverci. Abbiamo da fronteggiare anche l’indagine dell’Europa sulla rete di distribuzione del tabacco e arginare l’offensiva sui giochi.
Nel primo caso la Federazione è pronta a supportare il Governo italiano e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nella difesa della rete e dell’intero sistema distributivo. Riguardo ai giochi, non posso che auspicare che ogni accordo raggiunto in conferenza unificata sia utile a salvaguardare l’offerta legale di gioco pubblico, quella che contraddistingue le nostre tabaccherie.
In entrambi i casi ragione e ragionevolezza sono dalla nostra parte e certo non lasceremo nulla d’intentato.
Infine, ma non ultimo, un pensiero per gli abitanti di Ischia messi alla prova dagli eventi naturali e la rassicurazione, ai tabaccai colpiti, che non mancherà loro né il sostegno della FIT né quello dei colleghi.
Giovanni Risso