Regolamenti comunali: ci risiamo! Questa volta è proprio il caso di dirlo: ci risiamo!
Il Comune di Latina ha infatti recentemente varato un regolamento per la prevenzione e il contrasto delle patologie e delle problematiche legate al gioco d’azzardo, introducendo nel ventaglio dei giochi soggetti a limitazioni anche il 10eLotto e il Gratta e Vinci.
Un regolamento che, seppur al momento ancora privo dell’ordinanza recante la disciplina degli orari, appare del tutto speculare a quello a suo tempo varato dal Comune di Bergamo, contro il quale la FIT presentò e vinse il ricorso dinanzi al TAR.
Una vittoria storica, grazie alla quale il Comune di Bergamo dovette provvedere a modificare la disposizione, escludendo 10eLotto e Gratta e Vinci dal novero dei giochi soggetti a vincoli orari, in quanto legati, un regime concessorio assimilabile a quello della tabaccheria e, dunque, non equiparabili a tutti gli altri.
Eppure, nonostante la pronuncia del TAR, ci risiamo.
A noi non è ancora chiaro se coloro che sono chiamati a varare i regolamenti comunali facciano finta di niente, preferendo semplicemente dare spazio alla demagogia, oppure abbiano davvero poca dimestichezza con tutto quel che ruota intorno al comparto dei giochi e non comprendano realmente la portata delle disposizioni varate.
Il dubbio permane, seppur questo non determini in noi alcun cambiamento di rotta. Proseguiremo ad intraprendere la via della tutela di tutti i tabaccai che ogni mattina di buonora alzano la serranda del proprio esercizio e poi magari, per via di un provvedimento infelice, si vedono impossibilitati nel raccogliere una giocata o vendere un Gratta e Vinci.
Oggi come ieri, infatti, non resteremo a guardare.
Come nostra consuetudine, prima di presentare ricorso abbiamo tentato di intraprendere la strada del dialogo con l’ente locale interessato, con il quale ci siamo mostrati disponibili ad aprire un tavolo di confronto.
Forti delle nostre ragioni e delle recenti pronunce giurisprudenziali, siamo fiduciosi che qualcuno possa essere in grado di saper ascoltare e recepire le nostre istanze, avanzate in rappresentanza di tutti i tabaccai che della gestione del gioco pubblico per conto dello Stato ne fanno il proprio onesto lavoro.
Qualora così non fosse e qualcuno dovesse, imperterrito, proseguire per la propria strada, noi faremo altrettanto, intraprendendo la nostra.
Giovanni Risso