Contrabbando: ora basta!
Mentre scrivo, a Napoli si sono appena conclusi i lavori della Giornata di studio sul contrabbando.
Abbiamo deciso di tornare qui, nella città crocevia del traffico internazionale di tabacchi perché proprio da Napoli, già due anni fa ed in un’occasione simile, chiedemmo alle Istituzioni misure urgenti per la repressione e prevenzione del contrabbando.
Tali interventi non sono arrivati e anzi, dopo la recente introduzione della norma che trasforma da reato penale a semplice illecito amministrativo il contrabbando di tabacco per quantitativi non superiori ai dieci chili, ci troviamo nella paradossale situazione che vede, da una parte, noi tabaccai, controllati e sanzionati con severità senza pari e, dall’altra, la criminalità organizzata che non solo sfugge ad ogni controllo ma che, addirittura, vede attenuarsi le pene previste per il reato di contrabbando.
Un fenomeno che negli ultimi anni ha raggiunto il suo massimo fulgore quando i prezzi delle sigarette erano al minimo e che oggi grazie al contrasto è più contenuto nonostante gli aumenti dei prezzi e della fiscalità che hanno dato un po’ di respiro alla rete legale e all’erario.
Bene, è davvero giunto il momento di dire basta.
Aut Aut: o le Istituzioni, improrogabilmente, provvederanno a modificare ed inasprire le sanzioni per chi contrabbanda e per chi acquista tabacco illegale, o scenderemo presto in piazza.
E siccome quando noi tabaccai diciamo presto intendiamo presto, presto sarà. A Roma, in piazza, contro il mercato illegale, saremo migliaia.
Giovanni Risso