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Pacchetto neutro in Francia: una battaglia all’ultimo voto

cop 43 2015Il 6 ottobre scorso, il Senato francese nell’adottare il progetto di legge sanitaria del Ministro della Salute Marisol Touraine, ha approvato il testo modificato il mese precedente che prevedeva la soppressione delle misure volte a introdurre il cosiddetto pacchetto neutro: 228 voti contro il pacchetto neutro e 16 voti a favore. Una maggioranza schiacciante che potrebbe non essere sufficiente. Nel sistema francese infatti il voto dell’Assemblea Nazionale ha un peso maggiore di quello del Senato.

La battaglia, anche mediatica, condotta dai nostri collegi francesi ha rinvigorito il buon senso sia tra l’opinione pubblica che tra i deputati. Molti socialisti inizialmente compatti al fianco del loro ministro sembrano aver aperto gli occhi e il fronte del «pacchetto generico sì, costi quel che costi» si è fortemente indebolito.

A riprova di ciò, nella notte tra il 25 e il 26 novembre l’Assemblea Nazionale ha accolto un emendamento del Ministro della Salute con 56 voti a favore e 54 voti contrari. Due soli voti di scarto e il Senato sostanzialmente tutto contrario per punire i venditori legali, incentivare il mercato illegale e decretare la fine della libertà. Non certo in nome del popolo bensì del populismo.

La corsa non è finita, ma certo ora è in salita. I nostri colleghi d’oltralpe che hanno combattuto con grandi manifestazioni e massimo coinvolgimento dei rappresentanti politici e dei mass media, non si arrenderanno fino alla fine del processo legislativo.

Intanto a tutela dei propri marchi, i produttori minacciano ricorsi analoghi a quelli pendenti nel Regno Unito e in Irlanda.

Torno sull’argomento perché quella che si sta consumando in Francia non è un semplice scontro tra tabaccai francesi e il proprio Governo, è una battaglia di tutti i tabaccai e cittadini europei che dovrebbero rivendicare a gran forza il loro diritto a scegliere come vivere rigettando uno Stato invadente e iperprotettivo, sordo al dialogo e cieco davanti alle evidenze e magari anche pronto a darti dello scemo se la pensi diversamente.

Se sono così convinti degli effetti benefici della loro azione sulla salute pubblica, rendano noti i risultati del pacchetto generico in Australia, unico Paese ad averlo adottato fino ad oggi. Se tutti tergiversano, Stato australiano compreso, ci sarà un perché...

                                                                                                                                          Giovanni Risso

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