Contrabbando: è l’ora di agire!
Il contrabbando è in ripresa, è risaputo, ma noi non ci facciamo certo intimorire. Anzi, dopo la fase di denuncia siamo passati all’attacco. È il momento dell’azione, dunque. Così, dopo la costituzione dell’Osservatorio nazionale sul contrabbando e dopo la giornata di studio tenutasi a Napoli lo scorso aprile, ho fortemente voluto che il problema fosse portato in un’altra «zona calda» del Paese.
Il 15 settembre, infatti, ci siamo riuniti a Trieste, insieme alle Istituzioni, alla Guardia di Finanza ed alla DIA, per avanzare ancora nella lotta serrata contro il commercio transfrontaliero delle sigarette provenienti dal mercato sloveno, il contrabbando e la contraffazione.
I colleghi del Friuli Venezia Giulia sono allo stremo e le loro tabaccherie ridotte alla mera sussistenza. La situazione, insomma, è intollerabile. Per noi tabaccai come per lo Stato che di pari passo con il depauperarsi delle nostre rivendite assiste al calo di gettito erariale.
Adesso basta! Occorre ripensare l’attuale impianto sanzionatorio per i reati legati al contrabbando ed alla contraffazione e bisogna farlo rapidamente, così come è urgente arrivare ad un sistema di tracciabilità dei prodotti che sfrutti al massimo le enormi potenzialità tecnologiche a nostra disposizione.
Di quanto ci siamo detti nel corso del convegno triestino e della strategia approntata, insieme alle Istituzioni, per la lotta al contrabbando leggerete nel prossimo numero del giornale.
Intanto, siatene certi, il tempo delle parole è finito. È l’ora di agire!
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