Voucher Inps: quando pagare conviene più che incassare

Da qualche anno è attivo presso le tabaccherie convenzionate con Banca ITB un servizio fortemente voluto dalla FIT in esclusiva per i propri associati: i voucher Inps.

I buoni per il lavoro occasionale grazie alla partnership tra FIT, Inps e Banca ITB sono stati smaterializzati uscendo così dagli uffici postali, prima unici distributori. Il tasso di crescita dei voucher emessi in tabaccheria è stato strabiliante e ha superato il tasso di crescita dei voucher erogati presso altri canali.

Non solo. Si tratta di uno dei servizi più remunerativi giunti in tabaccheria.

Per ogni voucher emesso e pagato la commissione totale ammonta a 50 centesimi. Infatti quando il datore di lavoro acquista i voucher al tabaccaio vengono riconosciuti 20 centesimi per voucher, mentre quando si paga al lavoratore il voucher presentato all’incasso, la commissione è di 30 centesimi.

Non solo si incassano 30 centesimi ma di fatto si effettua un’alimentazione del proprio conto corrente senza dover fare null’altro, senza tener conto che si toglie contante dal nostro cassetto, con evidenti vantaggi in termini di sicurezza.

Pagare i voucher ai lavoratori è dunque conveniente oltre a essere un dovere contrattuale e morale. Morale perché non dobbiamo mai dimenticare che chi si avvale di detti strumenti di pagamento è un lavoratore a basso reddito che ha necessità di incassare velocemente quanto gli spetta.

Temporeggiare, rimandare ad altre rivendite per il pagamento o rifiutare l’operazione crea un danno alla parte debole del contratto di lavoro, riduce i propri incassi e soprattutto danneggia l’immagine della nostra categoria mettendo potenzialmente a rischio il servizio.

Pagare dunque, almeno in questo caso, conviene più che incassare!

                                                                                                                                                          Giovanni Risso