Anche l’Antitrust ci dà ragione

Sulla mia scrivania ho trovato in bella mostra il Bollettino Ufficiale dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Confesso di aver avuto un attimo di esitazione nello sfogliarne le pagine, temendo qualche brutta notizia per la nostra categoria...

Infatti, un anno fa il Garante della Concorrenza e del Mercato aveva chiesto al Governo e al Parlamento di liberalizzare il nostro settore poi, nel marzo scorso, è intervenuto addirittura ingiungendo all’Amministrazione Finanziaria di smantellare il Regolamento 38 in sessanta giorni, per rimuovere gli ostacoli «ingiustificati» al libero esercizio di un’attività economica, sotto la minaccia di un ricorso al giudice amministrativo in caso di inottemperanza.

Una vicenda che poteva trasformarsi nel peggiore degli incubi per la nostra categoria...

Invece, anche a seguito delle ormai note sentenze del TAR Lazio, che abbiamo commentato nel numero precedente, il Garante ha saputo riesaminare la questione alla luce dei principi stabiliti dalla giurisprudenza ormai consolidata.

E così, giustamente, anche l’Antitrust ha confermato che il Regolamento 38 è legittimo e coerente con gli impegni che l’Italia ha assunto a livello internazionale in materia di tutela della salute pubblica e di contenimento dell’offerta.

Il Garante dopo un’approfondita istruttoria, ha quindi deciso di archiviare il procedimento istruito a marzo, rinunciando a qualunque azione giudiziaria, come si legge nel suo Bollettino.

Un’importantissima conferma dell’Antitrust che dà una bella patente di legittimità al Regolamento, un passo avanti della categoria che può tirare un bel sospiro di sollievo.

Giovanni Risso