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C’è posta per te! Cartoline al Premier

 

Questi primi giorni d’estate sono davvero importanti per la nostra categoria.

In Europa cominciano infatti a delinearsi con maggior chiarezza le posizioni di governi ed eurodeputati sulla Direttiva Prodotto del Tabacco e l’Italia non può recitare una parte da comprimaria, lasciando che gli euroburocrati decidano del nostro destino con misure bizantine, per nulla ancorate alla realtà del nostro mercato.

Per questo, ancora una volta, ci siamo mobilitati con urgenza.

Il Presidente del Consiglio sta ricevendo migliaia di nostre cartoline, che sono un SOS al Governo affinchè tuteli la sua rete e i suoi interessi erariali, esprimendo una posizione chiara su questo tema, in linea con gli indirizzi indicati dal Parlamento, che aveva manifestato gravi riserve sulla proposta di Direttiva della Commissione UE.

Il nostro appello è stato già raccolto dal Sottosegretario all’Economia e Finanze on. Alberto Giorgetti, che ha così commentato la nostra iniziativa: «comprendo la mobilitazione dei tabaccai, bisogna prenderne atto: il Governo si sta muovendo perché le loro richieste, che hanno fondamento, possano essere ascoltate e si possano adottare i provvedimenti a loro favore».

Parole confortanti, che ci spingono a proseguire nella direzione intrapresa: quella del dialogo e della mobilitazione permanente.

Anche sul fronte delle sigarette elettroniche qualcosa si sta muovendo.

Passata l’euforia iniziale di consumatori e mass media, stiamo assistendo ad una crescente presa di coscienza collettiva sui rischi legati al fumo elettronico, complici anche i recenti e preoccupanti risultati delle analisi condotte dall’Università di Napoli sui liquidi di ricarica, che hanno avuto un grande impatto mediatico ed hanno, per l’ennesima volta, posto il problema di come disciplinare il mercato selvaggio di questi prodotti.

Servono quindi regole chiare e rigorose, a tutela di tutti. Altrimenti, come troppe volte accade nel nostro Paese, saranno i tribunali amministrativi o penali a disciplinare il settore. E sarebbe un’occasione persa per le nostre Istituzioni, già alle prese con tanti problemi.

Coraggio, Signor Primo Ministro!

Giovanni Risso

 

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