I tabaccai europei riuniti a Roma

Il 22 maggio scorso si è riunita a Roma la CEDT, Confederazione Europea dei Dettaglianti del Tabacco.

Nel corso della riunione da me presieduta anche come Presidente Europeo e alla quale hanno partecipato i presidenti nazionali delle associazioni francese, spagnola e austriaca, sono stati trattati i principali temi di interesse della categoria.

Dal confronto è emerso che il vero collante dell’Unione Europea sono più le preoccupazioni per il futuro che non le politiche europee per affrontarlo.

Ci accomuna infatti ai nostri colleghi europei il timore che la revisione della direttiva sui prodotti del tabacco possa ulteriormente deprimere le nostre attività già messe a dura prova dalla crisi e da un crescente contrabbando e una dilagante contraffazione.

A ciò si aggiunge, in un’Europa basata sulle regole, una disciplina frammentata e contraddittoria sulle sigarette elettroniche che stanno trovando un loro mercato un po’ ovunque nello spazio comune europeo.

Con i presidenti delle altre principali associazioni abbiamo quindi concordato di portare avanti tanto a Bruxelles quanto presso i propri rispettivi Governi, un’azione tesa a mantenere la revisione della direttiva nell’alveo del buon senso, evitando gli eccessi che taluni utopici salutisti vorrebbero reinserire nel testo all’esame del parlamento europeo. In tale contesto andrebbe individuata anche una disciplina comune in materia di sigarette elettroniche.

Prodotti questi ultimi che per stessa ammissione della Tveca, l’Associazione europea dei commercianti di sigarette elettroniche, necessitano di apposita regolamentazione, in quanto non classificabili in base alla normativa europea come strumenti medici, bensì come strumenti per un modo alternativo di fumare, con i suoi connessi peculiari rischi.

Siano tutti d’accordo, manca solo la parola del regolatore.

Attendiamo fiduciosi...