Il parlamento UE ci dà ragione
Primo successo sul pacchetto generico. Ancora non si è spenta l’eco dei positivi risultati emersi nella Consultazione Pubblica lanciata dalla Commissione Europea per la revisione della Direttiva sul Tabacco, che la proposta d’introduzione del pacchetto generico subisce un’altra, clamorosa, battuta d’arresto.
Dopo la bocciatura della stragrande maggioranza dei cittadini, dei rappresentanti istituzionali e di autorevoli quotidiani come il The Guardian, anche il Parlamento Europeo, chiamato a votare una risoluzione congiunta sulla lotta alle malattie non trasmissibili per le Nazioni Unite, il 15 settembre scorso ha respinto un emendamento che prevedeva espressamente l’introduzione del pacchetto generico e delle avvertenze sanitarie sovradimensionate. È un segnale importante, che va nella giusta direzione.
Si allarga sempre di più il fronte del «no» a misure drastiche, dal sapore demagogico, prive di fondamenti scientifici e che potrebbero spalancare le porte dell’Europa al mercato nero del tabacco, al contrabbando e alla contraffazione. Lo stesso Commissario Europeo alla Salute Dalli, in alcune recenti dichiarazioni pubbliche su questo tema, sembra aver assunto una posizione meno intransigente. Del resto la storia, come sempre, insegna. Misure radicali e poco equilibrate creano spesso danni incalcolabili, come avvenne in America nel periodo del proibizionismo. In meno di un anno dall’entrata in vigore della legge sul divieto di consumo di bevande alcoliche, nella sola città di New York, a fronte di 15.000 bar legali, nacquero ben 32.000 club clandestini, gestiti in prevalenza dalla malavita, dove gli alcolici, molto spesso adulterati, erano serviti a fiumi...
Nelle prossime settimane il dibattito sulla revisione della Direttiva Tabacco entrerà nel vivo e noi, potete contarci, saremo in prima linea a difendere le nostre attività e il nostro sistema di vendita.