Gioco del Lotto: la regolarità fiscale e contributiva
«Non possono essere titolari o condurre esercizi commerciali, locali o altri spazi all’interno dei quali sia offerto gioco pubblico, operatori economici che hanno commesso violazioni definitivamente accertate, agli obblighi di pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali».
Questo, in breve, il contenuto dell’art. 30, comma 1, del Decreto-Legge 26 ottobre 2019, n. 124, convertito con Legge 19 dicembre 2019, n. 157, posto alla base della direttiva pubblicata sul sito istituzionale dell’ADM, con la quale la Direzione Giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha chiarito che per gestire una ricevitoria del Lotto, al pari di qualunque altra attività di gioco pubblico, è necessario essere in regola con il pagamento di imposte, tasse e contributi previdenziali.
Stando alle indicazioni fornite dalla Direzione Giochi dell’ADM, la mancanza del requisito della regolarità fiscale/contributiva e la conseguente impossibilità di gestire una ricevitoria del Lotto si concretizza nel caso in cui le violazioni accertate siano da considerarsi «gravi», intendendosi per queste quelle di importo superiore ai 5.000 euro.
Del resto, ferme restando le pronunce giurisprudenziali in merito (sul tema è intervenuta anche la Corte Costituzionale con la sentenza del 28 luglio 2025, n. 138. NdR), il riferimento al valore minimo dei 5.000 euro è coerente anche con quanto disposto dal regolamento per le rivendite tabacchi, ambito in cui già da alcuni anni la sussistenza del requisito della regolarità fiscale e contributiva viene accertato al momento dell’assegnazione della privativa.
Ma se – almeno per il momento – nella gestione di una rivendita di generi di monopolio la regolarità fiscale e contributiva viene accertata soltanto all’atto dell’assegnazione della tabaccheria (sia essa riferita a nuova istituzione ovvero riconducibile ad un cambio di titolarità), per il Lotto il predetto requisito deve essere soddisfatto tanto in fase preventiva quanto all’atto dell’assegnazione della ricevitoria e, soprattutto, nell’arco di tutta la durata della concessione.
Ne consegue che le strutture territoriale dell’ADM verificheranno la presenza di violazioni degli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse e/o dei contributi previdenziali sia all’atto della presentazione dell’istanza per l’ottenimento della ricevitoria del Lotto, sia nel corso della conduzione stessa della ricevitoria.
I controlli in fase d’istanza saranno effettuati indipendentemente dal fatto che quest’ultima sia volta ad ottenere l’inserimento della tabaccheria in graduatoria ovvero all’assegnazione della ricevitoria ai sensi dell’art. 2 della Determinazione Direttoriale del 16 maggio 2007 (ossia soggetta al requisito di distanza minima e alla valutazione dell’apposita commissione).
Pertanto, ove venisse accertata a carico del tabaccaio una violazione degli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse e/o dei contributi previdenziali superiore ai 5.000 euro, le competenti sedi territoriali ADM provvederanno a trasmettere al diretto interessato:
- una nota di preavviso di rigetto dell’istanza dal medesimo presentata per l’inserimento in graduatoria Lotto ovvero per la valutazione dell’assegnazione della ricevitoria tramite commissione, ai sensi dell’art. 2, D.D. 26 maggio 2007 e smi;
- una nota di avvio del procedimento di revoca della concessione qualora trattasi di ricevitoria del Lotto già esistente.
Diversamente, nel rispetto del dettato normativo in materia, non è da ritenersi violazione ostativa all’assegnazione ovvero al mantenimento della concessione del Lotto l’ipotesi in cui il tabaccaio abbia:
- ottemperato ai suoi obblighi pagando o impegnandosi in modo vincolante a pagare le imposte o i contributi previdenziali dovuti, compresi eventuali interessi o sanzioni;
- integralmente estinto il debito tributario o previdenziale, purché l’estinzione, il pagamento o l’impegno si siano perfezionati anteriormente alla scadenza del termine di presentazione dell’istanza;
- compensato il debito tributario con crediti certificati vantati nei confronti della pubblica amministrazione.


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