Slot: uno sguardo all’antimafia
Tempo di rinnovo per le autocertificazioni rese nell’ultimo rinnovo
Essere in regola non è soltanto un obbligo normativo: è un principio fondante della categoria dei tabaccai ricevitori che, del rispetto della normativa, fin dal primo giorno, hanno fatto la propria bandiera.
Ma tra le tante prescrizioni da tenere d’occhio, in queste specifiche settimane, ce n’è una che merita un’attenzione particolare: si tratta dell’aggiornamento semestrale dell’autocertificazione antimafia per gli esercenti iscritti al RIES.
Come noto, tutti i soggetti che operano, in un modo o nell’altro, nella filiera degli apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro (e dunque anche i tabaccai ricevitori che installano le cosiddette newslot) devono iscriversi al RIES – l’elenco abilitante tenuto dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Iscrizione che non è una tantum ma deve essere rinnovata ogni anno, alle scadenze di volta in volta fissate sempre da ADM, per confermare il mantenimento dei requisiti inderogabili. Ogni anno, si è detto, ma con una specifica: se il RIES è annuale, l’onere di rinnovare la propria dichiarazione di insussistenza di cause ostative ai sensi del D. Lgs. n. 159/2011, non è annuale ma semestrale.
Ebbene, considerato che la finestra per il rinnovo del RIES 2025 si è conclusa lo scorso 20 gennaio, siamo ora nel periodo in cui le autocertificazioni antimafia sono ormai scadute.
Chi ha rinnovato l’iscrizione all’elenco a gennaio, insomma, deve adesso aggiornare la propria dichiarazione. Come? Bastano pochi minuti: è sufficiente accedere con le proprie credenziali all’area riservata sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e completare la procedura on line. In caso di smarrimento della password, è sempre possibile avviarne il recupero direttamente dal portale ADM.
L’aggiornamento è fondamentale. Se, durante i controlli automatici da remoto, l’Agenzia riscontra che l’autocertificazione è scaduta, scatta immediatamente l’avvio del procedimento di cancellazione dall’elenco. Solo un aggiornamento tempestivo, entro 10 giorni dalla comunicazione di ADM, può evitare il procedimento amministrativo che porta alla cancellazione definitiva. Prospettiva sicuramente da evitare, anche perché la cancellazione dall’Elenco comporta l’impossibilità di reiscrizione (e dunque di operare) per i successivi cinque anni.
Non perdiamo di vista quest’obbligo: non si tratta solo di una scadenza da rispettare per il singolo, è al contempo una prova di affidabilità per l’intera rete. E i tabaccai ricevitori sanno bene che l’affidabilità è il nostro più grande patrimonio.