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Lotteria Italia, lotteria unica!

A poco più di un mese dall’estrazione finale del 6 gennaio, grazie alla quale sono stati distribuiti i premi milionari a chiusura dell’edizione 2022, si torna nuovamente a parlare di Lotteria Italia.

Del resto, il timing che scandisce il susseguirsi dei lavori preparatori per giungere poi all’avvio delle vendite (consuetudinariamente previste per il mese di settembre. NdR), non consente pause.

Il primo passo verso l’indizione della prossima edizione 2023 della Lotteria Italia è stato mosso grazie al via libera ottenuto dallo schema di decreto dalla Commissione Finanze della Camera. Una volta incassato anche quello dalla stessa commissione istituita presso il Senato, si potrà procedere, salvo sorprese, con tutte le conseguenti attività di rito.

Sebbene la disciplina legislativa delle lotterie (in larga parte contenuta nella Legge 4 agosto 1955, n. 722, come modificata dalla Legge 26 marzo 1990, n. 62) consenta l’effettuazione di un numero di lotterie nazionali fino ad un massimo di dodici ogni anno, a cui aggiungere anche un’eventuale lotteria internazionale, l’unica che negli anni ha resistito all’incedere del tempo è proprio la Lotteria Italia.

Invero, i dati delle ultime edizioni non possono propriamente ritenersi esaltanti. Tuttavia, si registra ancora un discreto numero di «devoti» legati indissolubilmente alla tradizionale estrazione dell’Epifania e ad una delle forme di intrattenimento che ha rappresentato il sogno di milioni di italiani nell’immediato dopoguerra.

Ma torniamo ai freddi numeri.

I dati comunicati dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli riportati nella relazione accompagnatoria della bozza di decreto, evidenziano una diminuzione costante del numero dei biglietti venduti.

Tralasciando il picco negativo nell’anno 2020, evidentemente legato all’emergenza pandemica, negli ultimi anni si rileva un costante andamento decrescente delle vendite di biglietti.

Basti pensare che nel giro di alcuni anni si è passa-

ti dagli 8.805.040 biglietti staccati del 2016, ai 6.013.665 tagliandi venduti nel 2022.

Parimenti, si osserva anche una continua diminuzione delle spese totali per la gestione della lotteria, che dagli oltre 19,5 milioni di euro del 2016 sono passate a 5.611.325 euro del 2022.

Il motivo di questa enorme differenza è da ricercare nel fatto che a partire dal 2018 al biglietto della Lotteria Italia non viene più annesso il Gratta e Vinci (in virtù del più che discutibile divieto di pubblicità del gioco pubblico con vincite in denaro imposto dal Decreto-Legge 12 luglio 2018, n. 87, convertito dalla Legge 9 agosto 2018, n. 96, noto come «Decreto dignità»), che alla differita aveva indubbiamente assicurato dell’ottima linfa.

C’è ovviamente da augurarsi che, accantonato ormai da tempo l’impulso del Gratta e Vinci, la Lotteria Italia possa ancora fregiarsi dell’accoppiamento a trasmissioni televisive e/o radiofoniche di richiamo nazionale, al fine di poter assicurare ancora il mantenimento dei livelli della raccolta nel settore, grazie all’impatto mediatico esercitato dal messaggio televisivo.

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