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Regione Marche: la proroga c’è!

Ci ha tenuto con il fiato sospeso fino all’ultimo momento, ma poi finalmente è arrivata.

Parliamo ovviamente della proroga per lo scattare del distanziometro nella Regione Marche.

Già, perché il 30 novembre scorso scadeva il termine per l’entrata in vigore del distanziometro che avrebbe comportato la cancellazione della rete degli apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro installati in tutta la Regione prima dell’entrata in vigore della legge regionale.

Che di cancellazione si sarebbe trattato è davvero scontato, considerato che il distanziometro, previsto appunto dalla Legge n.3 del 2017, subordina l’installazione delle AWP al rispetto di almeno 300 metri di distanza dai luoghi sensibili nei comuni che abbiano meno di 5.000 abitanti e addirittura 500 metri per i comuni con una popolazione maggiore.

Ebbene, considerata l’estrema varietà dei luoghi definiti sensibili (dagli istituti scolastici di ogni ordine e grado, comprese le università, agli istituti di credito, dagli sportelli bancomat agli uffici postali fino ad arrivare ai negozi di compro oro e oggetti preziosi...) è chiaro che, nella sostanza, tutto il territorio sarebbe diventato all’improvviso off-limits.

Pericolo scampato però: nella seduta del 29 novembre scorso e cioè a meno di 24 ore dall’entrata in vigore del divieto, il Consiglio regionale ha approvato la tanto attesa proroga. Tecnicamente, si tratta della proposta di Legge n. 81 che, all’art. 8, prevedeva appunto il differimento al 30 luglio 2023 del tanto temuto distanziometro.

Si tratta di un risultato importantissimo, fortemente voluto e cercato dal Sindacato Totoricevitori Sportivi e dalla Federazione Italiana Tabaccai che, lontano dai riflettori, si sono spesi senza risparmiare fatiche per raggiungere l’obiettivo.

Un lavoro che, nell’interesse dei tabaccai ricevitori marchigiani, peraltro si porta avanti da tantissimo tempo: il termine del 30 novembre, infatti, era già il risultato di una precedente proroga di due anni, anch’essa ottenuta a suo tempo grazie agli sforzi dei nostri rappresentanti sindacali locali.

FIT e STS dunque centrano il bersaglio nelle Marche per ben due volte di seguito, anche se ovviamente l’obiettivo non può che essere un altro: esonerare definitivamente le tabaccherie dal distanziometro alla stessa stregua di quanto già raggiunto in Abruzzo, Campania e Calabria.

I prossimi due anni, dunque, saranno fondamentali per poter proseguire il lavoro di dialogo e confronto con l’Amministrazione regionale che, come abbiamo visto, ha già portato i suoi frutti.

I tabaccai ricevitori delle Marche possono stare tranquilli: STS c’è, e continuerà a lavorare nel loro interesse, come ha sempre fatto, per trovare le migliori soluzioni e tutelare la loro posizione.

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