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Direttiva Tabacco

Cartoline, t-shirt e flash mob per protestare

La categoria si mobilita nuovamente compatta contro le misure proposte dalla Commissione Europea per la revisione della Direttiva sui Prodotti del Tabacco.

Questi giorni sono infatti “caldissimi” non solo da un punto di vista meteorologico...

Le Commissioni competenti del Parlamento Europeo e i Ministri europei della Salute si esprimeranno a breve sulla proposta di direttiva, per giungere alle votazioni in plenaria all’inizio dell’autunno.

In occasione di questi importanti appuntamenti a Bruxelles, i tabaccai italiani hanno voluto sensibilizzare eurodeputati ed istituzioni del nostro Paese sul tema, aderendo a tre iniziative pacifiche organizzate dalla FIT.

La prima, a carattere nazionale, si è svolta attraverso l’invio, dal 13 giugno  scorso, di migliaia di cartoline illustrate al nostro Presidente del Consiglio, Enrico Letta. In ciascuna di esse, oltre alla firma del tabaccaio con il timbro della sua rivendita, c’è un messaggio chiaro al Premier: “Caro Presidente, la Direttiva sul tabacco manda in fumo il nostro lavoro. Ci aiuti a proteggerlo”.

Noi tabaccai siamo soliti fronteggiare ogni battaglia – ha dichiarato il Presidente Nazionale Risso alla stampa - anche la più dura, in difesa del nostro lavoro ma ora la minaccia è grave ed il tempo stringe. Ecco perché questa inconsueta iniziativa ha avuto un così grande successo tra i colleghi, assicurando l’adesione di un numero così elevato di tabaccai da rappresentare la quasi totalità della categoria”.

Un SOS al Governo affinché esprima una posizione ufficiale di tutela della sua rete di vendita e di tutta la filiera del tabacco italiana, che dà lavoro a circa 200mila cittadini, evitando le demagogiche proposte di Bruxelles che sono un facile viatico per l’incremento del mercato illecito e non offrono alcuna garanzia di successo nella lotta al tabagismo minorile

L’altra iniziativa, a carattere locale, si è svolta a Roma, in contemporanea ad alcune capitali europee come Madrid, Vienna e Varsavia, e si è rivolta agli eurodeputati italiani.

Centinaia di tabaccai romani, all’interno del proprio esercizio, hanno indossato una t-shirt con la scritta “Caro Parlamentare Europeo, la Direttiva sul tabacco manda in fumo il nostro lavoro. Aiutaci a proteggerlo!”. Un messaggio chiaro ai nostri rappresentanti al Parlamento di Bruxelles affinché mantengano quell’atteggiamento di equilibrio che ha permesso al nostro Paese di raggiungere importanti obiettivi di gettito, contenendo allo stesso tempo la propensione al tabagismo entro limiti apprezzabili, soprattutto se confrontati con i risultati di altri Paesi europei dove sono già in vigore alcune delle misure ipotizzate dalla Commissione Europea e dove, tuttavia, rimane alta la percentuale di fumatori e cresce quella del mercato illegale.

L’ultima iniziativa solo in ordine di tempo, tra le tante proteste portate avanti dalla Federazione per arginare le nefande conseguenze che la modifica della Direttiva UE sul tabacco per l’intera filiera, il flash mob romano, svoltosi di fronte Palazzo Chigi…a cui è stato chiamato a presenziare Risso che ha dichiarato: “Sono stato chiamato da alcuni tabaccai a presenziare ad un flash mob autonomamente organizzato per protestare contro la modifica della Direttiva Europea sul Tabacco.  Si tratta di un’altra forma di protesta non ortodossa che esprime appieno la preoccupazione di noi tabaccai. Specialmente alla vigilia della riunione dei Ministri della Salute europei a Bruxelles”.  

 “Non comprendiamo perché alcuni esponenti di Governo tendano a sottovalutare le gravi riserve che il Parlamento ha espresso sulla proposta di direttiva - ha proseguito il Presidente - ecco perché ormai siamo in mobilitazione permanente…”.

 

 

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